Eros e seduzione nella Magna Grecia
Testi critici, Matera, 09 April 2009
"Lo sguardo di Eros": tre mostre in una, ovvero una trilogia della forza cosmica primordiale. Un omaggio al dio/dèmone di quello che oggi chiamiamo "amore". Colui che sbocciò dall'uovo di Chronos – il tempo – e che, manifestatosi come androgino, tramutò l'aspirazione all'assolutezza umana in possessione perpetua. Procreando secondo il corpo e creando secondo l'anima. Eros, figlio di Afrodite, rivive in tre mostre, a Matera, Melfi e Metaponto. E ne rivive la poetica. Tre luoghi simbolo per un itinerario suggestivo e insolito attraverso gesti, simboli e immagini della seduzione, tra Grecia e Magna Grecia. Così la Basilicata celebra la settimana della cultura che va a concludersi in questo week end. All'insegna del mito ellenistico, con aperture notturne e visite guidate al vasto patrimonio archeologico dei tre Musei, e non solo. Perché l'occasione è propizia per ammirare i nuovi ritrovamenti – sempre all'ordine del giorno, soprattutto nel metapontino – e per una lettura serena del sincretismo magno-greco in chiave di civiltà votata all'esercizio erotico, scevra da inibizioni di sorta. A raccontare di quel tempo leggendario è, soprattutto, la pittura vascolare. L'impiego massiccio di vasi figurati all'interno delle tombe, rende possibile una ricostruzione esemplare del vissuto terreno di un'intera civiltà. E la ceramica narra - quale potente mezzo di autorappresentazione attraverso il quale le aristocrazie del tempo solevano rafforzare il proprio status sociale – di un'epoca del trionfo estetico senza precedenti. "Il desiderio, portato verso il piacere della bellezza e fortemente rafforzato dalla brama dei bei corpi, da questa forza prende il nome e viene a chiamarsi amore" scrive Platone nel Simposio. E le figure rosse dei vasi attici - di sorprendente e seducente forza espressiva - si confermano l'ideale sottotesto iconologico dell'orientamento filosofico prevalente. L'Eros sovrintende all'educazione dei fanciulli, alla loro piena realizzazione sociale come cittadini, sposi e soldati. Ne accompagna i principali momenti iniziatici, dalle prove di abilità intellettiva alle lotte fisiche contro esseri mostruosi. Eros è nelle palestre, ove si forgiano i corpi e le anime e ci si prepara nella corsa. La corsa, si. Abilità necessaria, forse, perché il corteggiamento sovente diviene inseguimento erotico – con conseguente rapimento di fanciulli e fanciulle ad opera di divinità o mortali. Il linguaggio del corpo si manifesta come essenziale per trasmettere segnali d'amore consenzienti, così come i gesti, espliciti - più o meno - reciproci. Eros è soprattutto mediatore – oltre che messaggero – d'amore. Incarnando sia il maschile che il femminile, assurge a simbolo di una società naturlamente bisessuale. Una civiltà dedita tanto alla filosofia e ai piaceri dell'ozio, quanto militarmente preparata e rozza nell'animo. In questo senso il dio viene raffigurato, nella ceramica lucana, come un fanciullo con le ali, adorno di gioielli e con il membro – spesso – in erezione. Come dire che seduzione e capacità riproduttiva sono imprescindibili. A tale proposito è significativa la testimonianza vascolare relativa al matrimonio. Cioè all'unione "sacra" tra uomo e donna. Sposarsi, per il maschio, equivale a ottenere "potere", secondo l'antica tradizione delle religioni orientali matriarcali. Le nozze sono un diritto/dovere irrinunciabile anche per le femmine. Per le quali sembrano necessarie, anche se si muore senza averle celebrate. Nelle tombe delle bambine, infatti, la seduzione negata viene risarcita da una sorta di "matrimonio", celebrato contestualmente al rito funebre. Il corredo, in questi casi, va a compensare, con una serie di oggetti simbolici, gli stadi della vita cui il defunto non ha potuto accedere. Amore e morte. Ma anche gioco e seduzione. Gesti, simboli e immagini di un corteggiamento eterno. Tre mostre sorprendenti. Un unico percorso di grande fascino. Uno sguardo senza pregiudizi dentro il background culturale della nostra civiltà.

Fonte: www.ilsole24ore.com

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