Decembre.2009- January .2010 Italy
Nicola Quici
Versioni interiori dell ´astrazione
(Innere Version der Abstraktion)
di Fabio Tedeschi:
Nicola Quici, artista italiano, ma residente da molti anni a Rheinfelden in Germania, dove insegna design e pittura in una Scuola privata e nel tempo libero si dedica alla sua grande passione: la pittura e scultura. Fin da giovane studente é attrato dai grandi maestri
dell ´Astrattismo, primo fra tutti Kandiskij, che per primo si staccò decisasmente dall`Arte che rappresentava l`oggetto e la figura.
Anche Nicola Quici segue gli insegnamenti del grande maestro russo, fondatore a Monaco del primo gruppo di astrattisti „ il Blaue Reiter“, ed esegue composizioni astratte che non si rivolgono all`oggetto ( naturale morte, paesaggi…..) ovvero alla realtà oggettiva, ma alla realta interiore, non visibile quindi e non riconducibile a forme conosciute.
Da qui gli scarabicchi, le composizioni appunto “ Astratte” , senza alcun collegamento con il mondo di oggetti e figurazioni che siamo abituati a “vedere” ad occhio nudo. La pittura, come la scultura, è sempre stata considerata un`arte di rappresentazione.
Gli artisti astratti, come Quici, si sono chiesti se la pittura, come la musica possa cercare solo in se stessa la forme d`espressione, e nell`animo e nell`intuito dell`artista I contenuti.
Nel ciclo iniziale Nicola opera la scomposizione dell`oggetto e le macchie e i segni corposi, apparentemente disordinati dei primi acrilici e tempere, hanno colori riferibili a quelli dei Fauves, di una carica emozionale tipica degli espressionisti.
Quici passa poi all´astrazione completa, done l`oggetto non è più nemmeno scomposto o semplificato, ma scompare del tutto. La sua fantasia corre a briglia sciolta per rappresentare soltanto “ il mondo interiore”. L´analogia con la musica è comunque molto importante per comprendere il modo di pensare degli astrattisti. Modo di pensare che ha influido sulle correnti artistiche successive e tutt´oggi condiziona il “prodotto artistico” per il fatto che ha determinato un radicale cambiamento di gusto dal 1910 in poi. Nicola partendo dalla stesura di campiture di colore puro, delimitate da linee matissiane e figure geometriche, passa all´astrazione pura con apprezzabile inventive, alla maniera di Magnelli, anche se a volte, si lascia tentare dale sinuose forme femmininee, tuttavia si dedica all`elaborazione di composizione colorico-ritmiche di una certa eleganza.




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