Poesie di Maristella Angeli
Edizioni Tracce, 2012
collana "Magister
http://www.tracce.org/Angeli.htm
pp. 112
€ 11,00
ISBN 978-88-7433-634-
PREFAZIONE
Sicuramente si tratta di una tappa decisiva per Maristella Angeli.
Suppongo che questa raccolta: “Trottole di vento” rappresenti un capitolo determinante per la sua personale vicenda lirica, certamente, non solo per le immagini liriche fin qui apportate, quanto per la novità e la consapevolezza di un percorso letterario che riconosce la necessità di essere un linguaggio dei sensi: stile, temi e tensioni inclusi in un repertorio che ne fa un autentico valore e matrice ispirativo-comportamentale della sua interiorità
Da questa raccolta possiamo immaginare il percorso dell’autrice, un itinere svelto e in assolta coerenza con quelle che sono le sue forze, i suoi stimoli, le sue asperità interiori, la sua sensibilità, la sua storia personale, di donna, figlia, moglie.
È un libro che sa realizzare felicemente alcuni nuclei linguistici e porli in dirittura d’arrivo per altre e più intense sortite editoriali.
In questa silloge si ritrovano i sentimenti, le emozioni, le amicizie, gli affetti familiari, la solidarietà, l’amore per i suoi cari, per i luoghi della sua infanzia.
Tutto può essere poesia, con quel tanto di distacco che può dare una pennellata di gioia e di malinconia, di memoria o di sensi. Vi sono figure e immagini che dominano i paesaggi, si stagliano alti nell’atmosfera memoriale, come ad es. il ricordo della madre: ”batte il tempo/ impercettibile ai sensi/ in dimensioni divine/ oltrepassa cortine e barriere/ in sospensione/ nell’etere/ là ti ritrovo mamma.” o in questo frammento bellissimo in cui si evince la pacatezza del quotidiano, in un abbandono più sereno e perciò “il pensiero si adagia/ e riposa”.
Il modello indicato dall’autrice è lineare e profondo, non utilizza arzigogoli che appesantiscono il linguaggio. Vi è un’armonia intorno al verso che governa altra armonia, e la trama e lo sviluppo sono senza costrizione, scivolano felici in una loro eterea e compiaciuta bellezza che è lineare e, allo stesso tempo, straordinaria. Qui ne fanno una forza creativa le intermittenze sonore, i flussi di ricaduta della parola che si assottiglia e si dilata, attraverso le varie componenti dell’anima, tutte in grado di trovare figure e direzioni che umanamente si avvertono sin dalle origini il loro meccanismo emotivo: “scalatrice di pensieri/ alla ricerca del cielo” si autodefinisce e, in queste poche parole, vi è tutto l’impulso che fa emergere un full-out implicito nella linfa vitale del suo operare in poesia.
Il libro rappresenta un percorso a ritroso nella memoria. Un tempo sincronico e un altro diacronico, entrambi vivi e partecipi all’avventura straordinaria del vivere, fuori da ogni paradigma, fuori da ogni sviluppo di pensiero che non siano: l’amore, l’amicizia, gli affetti.
Vi si evince una simbologia espressiva che partendo dal quotidiano, si snoda in aperture e linfe di immaginaria fantasia: “idee cavalcano il tempo/ domandolo/ nell’immoto ricordo” (Amaca di vita).
Maristella sceglie una partitura musicale in forma sinfonica e la modella all’intensità sonora di un’atmosfera un po’ surreale, un po’ gnomica, in cui vi è netta la percezione del precario, dell’attraversamento del mondo con mezzi inadeguati, in scialuppe di salvataggio monouso: come in questi versi: “Il vento che avvolge/ come un manto di seta/ accarezza la pelle/ un’amaca di vita/ che culla come madre.” e poi ancora: “Tra le rugiade/ scova i pensieri remoti/ ciò che sfugge allo sguardo/ fissa l’essenza.” (In attesa dell’alba).
L’autrice sperimenta la sua narrazione senza nessuna gabbia formale, con la delicatezza di una nostalgia scanzonata che affina e matura nel tempo, alternandone gli aspetti tematici in una diversificazione lirica evocativa e stringente: “ E poi batte/
la notte nei tuoi occhi
il buio della profondità/...
il sollievo al dolore
l’assenza del peso degli anni” (In un attimo)
Non manca nemmeno il riferimento ad un’Entità Superiore, a quel Dio che si trova in ognuno e in tutti coloro che hanno fede nella verità dell’anima.: “Lode al Signore/ il domani/ che si tinge d’amore”
Oserei dire, allora, alla maniera di Saba, questa è una poesia





Commenti 4
Crepi il lupo.
Cordiali saluti!
Ciao!
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