Tempus Fugit
Le opere sono una selezione, parte di un progetto più ampio ed in continuo sviluppo interamente scattato in analogico con una vecchia Holga 120N, sul rapporto tra l’Uomo e il tempo, tra la Natura e il tempo. Alcuni soggetti sono ritratti con gli occhi chiusi, immortalati in un battito d’ali oppure di spalle, a significare che noi nella nostra distrazione, noi dis-tratti, noi separati, tirati qua e là, contesi tra ciò che permane e ciò che fugge - non ci rendiamo conto di quello che succede fuori e dentro di noi. Bellezza perduta o mai vissuta. Chiudiamo gli occhi, volgiamo lo sguardo altrove mentre ogni attimo passa e noi, troppo intenti a rincorrere l’effimero, non siamo in grado di viverlo.
La fotografia qui è usata nella sua essenza primordiale, nel suo uso fondamentale: quello della memoria; memoria di un tempo ineluttabile a cui nulla e nessuno può resistere ma che pure nella sua effimera durata è capace di donare, a chi sa coglierla, una bellezza che
riesce a sconfinare i limiti del tempo.
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