Rubens
Nella fotografia si vede Rubens (autoritratto) cinquantenne, con la giovane moglie ed il figlioletto vestito da bambina. Rubens ha avuto un padre calvinista, iconoclasta: sente la presenza di questo. Nel quadro si vede un pappagallo, una fontana, simboli iconoclasti che stanno ad indicare il pappagallo la Vergine Maria, e la fontana la ritrovata “fertilità”. Rubens ha perso l’amatissima moglie. Ritrova cinquantenne un poco di serenità con la cugina della moglie diciassettenne che sposa. Questo quadro è la narrazione di un sentimento, il racconto semplice. Affianco al quadro familiare, un artista ritrae un altro quadro di Rubens, effettivamente ne sarebbe una copia. Nel quadro si vede una donna cinquantenne, sembrerebbe che la donna voglia apparire ancora avvenente, Rubens con delicatezza le schiarisce il volto, rende alcuni particolari eterei, con il suo caratteristico tratto. Nella copia invece, la donna assume più l’aspetto di un “uomo” è pur essendo una donna piacente nella copia appare “deformata”. Ancora mancano alcuni elementi, ad esempio la collana di perle, anche questo mi ha incuriosito. Ho chiesto all’autore perché non ritraeva la cornice, la porta, parte del quadro affianco. Mi ha detto che era autorizzato a copiare il quadro, ma comunque una copia era vendibile, una sua interpretazione no. La differenza tra una opera d’arte ed una copia, è che una opera d’arte nel periodo “rinascimentale” rimane fedele ad un principio, comunicare un sentimento, renderlo universale e comprensibile senza giudizio, la copia in epoca “moderna” rimane come disperato autoritratto. Molti autori, compongono solo che disperati “autoritratti”. Anche questo scritto potrebbe esserlo, naturalmente.
Se avete ancora tempo, guardate con attenzione la mano di Rubens e quella del suo figlioletto.
Gli originali sono esposti al Il Metropolitan Museum of Art, NY.
Commenti 2
ho osservato le mani, e ho visto qualcosa di volutamente artefatto, credo
la loro posa non è naturale...quelle del bambino invece, sono piene di grazia.
ciao
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