Pupa
una continua e disperata ricerca e nello stesso tempo negazione del contatto con il propio corpo, per fare ciò utilizzano gli unici strumenti che possiedono, che sono propio quelle stereotipie della malattia stessa.
Intrappolati in questa ambivalenza tra ricerca e negazione, percepiscono realtà distorte arrivando spesso a sentire il propio corpo, come se fosse decorticato e in decomposizione. E' proprio da queste percezioni che nasce l'idea di questo corpo/larva: una metamorfosi , come una farfalla che nasce dalla larva e come il bambino che ha racchiusa in se la possibilità di una crescita e un evoluzione.
Tutto questo processo è offerto all'osservatore per lasciar spazio ad una contemplazione.







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