(INTEREZZA-MI)
Dell’istante fotografico in una stagione d’inverno, non rimane nulla, si va oltre la scomposizione in moduli. L’immagine si divide, in frammenti di uguali grandezza.
La visione si allarga. Si amplifica.
S’ intride di pigmenti terrosi la superficie di carta, sfalsando il prima e il dopo, gocciolature ambrate di gommalacca che il fuoco ridà a nuova vita. La fiamma non distrugge l’immagine, nè il suo significante, ma li arricchisce, illuminandoli di sfumature rugginose a testimone del suo passaggio bruciante. Nascosto esperimento alchemico, processo intimo.
E poi i punti stretti, le cuciture, a migliaia, fitte, seguendo linee di spine, ricamando sulle ferite. Si cuce con metodo, si cuce in meditazione attiva mentre il rumore della macchina da cucire scandisce il ritmo, ore dopo ore vengono saldati tutti gli strappi, unite le incoerenze e le distanze, in una sorta di arazzo la natura arcaica esplode nella sua grandezza, a cui è data cura e omaggio e preghiera.
Magnificenza oltre il perdono. Oltre lo stupore di essere piccoli.
Cucendo si tace, si lascia respiro dove deve essere, il vuoto che serve, il pieno di fili e cotone, spessore nero alla rosa e ai suoi intrecci scheletrici.
C’è un ordine ricomposto e una costanza e una bellezza altera e semplice allo stesso tempo.
Lì si apre la mia visione.
Interezza-mi.
I particolari materici dell'opera, possono essere visualizzati nei seguenti link:
http://www.premioceleste.it/_files/opere/2014_73276_285875.jpg
http://www.premioceleste.it/_files/opere/2014_73276_285888.jpg






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