Melone n.1
I soggetti disegnati sono sempre nature morte, generalmente frutti. I protagonisti delle opere sono soggetti piccoli che vengono ingranditi in modo spiazzante. E’ una natura definita “morta” che invece può racchiudere dentro di sé un’intera vita: un macrocosmo nel microcosmo.
"Dilatare la forma per dilatare il tempo, entrare a poco a poco in un quadro come si fa con un bosco o il quartiere sconosciuto di una città, farne parte e scoprire ogni volta un diverso particolare, quasi che il disegno possa esprimere stati d’animo e umori.
Si cammina, nelle grandi carte di Giulia Federico, si percorrono strade e campi immaginari, si affrontano pendii e burroni, forre e stretti sentieri, sembra quasi di affondare i ramponi nella ruvida buccia del melone, e quei semi “in vetta” sono sassi a indicare una traccia che arriva fin nel profondo del nostro sentire.
Disegnare è per l’artista milanese il modo di piegare il tempo al suo corso di pensieri, perché le ore trascorse davanti al foglio bianco sono in realtà una meditazione nel proprio io, il sistema per arrivare all’intimità delle cose, alla loro conoscenza “spirituale”. (...)" testo critico di Mario Chiodetti







Commenti 1
Inserisci commento