Parthenope ( ritratto di Parthenope)
Molte sono le leggende che la riguardano: secondo alcune, morì dopo un rifiuto da parte di Ulisse; altre raccontano, invece, che Partenope ebbe una storia con un uomo greco e con questi fuggì su un’isola del tutto sconosciuta. Secondo un'altra leggenda, invece, gli Argonauti passarono per l'isola dove viveva la sirena e Orfeo, che anche prese parte alla spedizione, suonò la cetra; Partenope morirà quindi suicida, affogandosi in mare.
Da fonti leggendarie e definibili antropologiche, sembra che proprio da queste due figure nasca la città di Napoli.
« Parthenope non è morta, Parthenope non ha tomba, Ella vive, splendida giovane e bella, da cinquemila anni; corre sui poggi, sulla spiaggia. E’ lei che rende la nostra città ebbra di luce e folle di colori, è lei che fa brillare le stelle nelle notti serene (...) quando vediamo comparire un’ombra bianca allacciata ad un’altra ombra, è lei col suo amante, quando sentiamo nell’aria un suono di parole innamorate è la sua voce che le pronunzia, quando un rumore di baci indistinto, sommesso, ci fa trasalire, sono i baci suoi, quando un fruscio di abiti ci fa fremere è il suo peplo che striscia sull’arena, è lei che fa contorcere di passione, languire ed impallidire d’amore la città. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non muore, non ha tomba, è immortale ...è l’amore. »








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