Vuoto
Proprio in quanto assenza di una presenza, diventa presenza dell’Assenza, del Non-percepibile, vuoto come luogo dell’Ineffabile, della realtà Una, ed unica.
Un vuoto che non si pone come annullamento, ma anzi agisce come condizione e garanzia dell'esistenza e dell'efficacia di ogni "pieno": vuoto potenziale da cui ogni forma è generata ed a cui ogni forma ritorna, Nulla che contiene tutto.
Nell’icona vuota si riduce al minimo l'ambito dei significati dati, in modo da permettere il libero insorgere di significati possibili.
Un vuoto che diventa liberazione da ogni cosa e da ogni immagine, soglia oltre la quale ogni aspetto ed apparenza delimitati vanno abbandonati.
Nell’icona con l’esterno in legno grezzo il luogo deputato alla contemplazione risiede nell’interno d’oro: l’oro è luogo del divino, della luce spirituale, della natura originaria, dell’immateriale.
Nella seconda icona l’esterno è dorato, ed il luogo della contemplazione risiede nel nudo interno di legno grezzo:
Il legno è per eccellenza la materia, il risveglio in nuce della natura. Il legno di quercia è solidità, forza, durevolezza.
L’Assoluto è nell’immateriale, ma l’Assoluto anche nella materia, perché l’Assoluto comprende la terra, o non é.




















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