il Dio Denaro

il Dio Denaro

L'impersonificazione cinica e compiaciuta del potere bancario, un'amara fotografia delle condizioni che ci hanno portato a soffrire la crisi economica attuale

La speculazione delle banche, con i suoi modelli finanziari restituisce ad una gioventù in cerca di solidarietà ed amore nient'altro che una città in fiamme e dei fili dai quali si trova manovrata.
La composizione di colori freddi che sovrastano tonalità calde è emblematica del significato sociale profondo di quest'opera, della speranza che si percepisce negli sguardi incrociati dei due protagonisti che l'unico futuro a cui aspirano è una vita insieme, trattenuti da quasi impercettibili filamenti in una condizione di lontananza.
I riferimenti alla sostituzione della nostra moneta nazionale con un cambio europeo poco favorevole, coprono il volto e le mani di questo scaltro essere metaforico come una maschera, il capro espiatorio. Ma l'artista e l'osservatore di quest'opera sanno ben distinguere il volto dietro la maschera, volto che riconosciamo come l'avidità umana, personale e sociale, l'amaro sentimento che tiene, in questo quadro letteralmente, in pugno le istituzioni preposte a tutelarci.

Ancora una volta Caporilli ci parla di noi, nel nostro intimo attraverso i due ragazzi, nel nostro sociale attraverso la città in rivolta e le deviate istituzioni e delle nostre più cupe aspirazioni attraverso il modello sociale ipocrita che oggi controlla la nostra vita.

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