dharma (jack kerouac...)
Per Kerouac tutti i suoi libri erano un unico grande libro, come Proust. Gli stessi personaggi che si evolvevano nel tempo, ma la letteratura può parlare solo del passato, perché come sosteneva Neil Cassady, è solo conoscendo il passato che possiamo conoscere noi stessi, capire il presente. E la società dei consumi americana che ha poi esportato il suo modello in tutto il mondo, vuole eliminare il passato, per controllare il presente. Raggiunto il successo nel 1957 con ‘On the road’, Kerouac aveva già scritto tutti i suoi romanzi negli anni che vanno dal ’47 al ’58, ben poco scriverà in seguito. Si dice che fosse interessato al successo e invidioso dei suoi amici che lo raggiunsero prima, però dai suoi libri che divennero best seller e dai diritti cinematografaci de I Sotterranei del ‘58, Kerouac guadagnò milioni di dollari, ma gli anni che gli rimasero da vivere fino al 1969, anno della sua morte, gli impiegò riempendosi d’alcool fino ad autodistruggersi: forse del successo nulla gli importava, perché una volta raggiunto, sapeva che era come ogni altra cosa: non esisteva. E solo nel passato poteva ritrovare il suo vero Io al fondo di tutte le cose.
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