Mostar: la città della rinascita bosniaca...!!!

Mostar: la città della rinascita bosniaca...!!!

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Un viaggio indimenticabile attraverso strade che parlano ancora di guerra, tra colline e montagne nere incendiate, segno di un conflitto che ha portato tanta distruzione. La città di Mostar però ha saputo rialzare la testa; il suo simbolo per eccellenza, il ponte Stari Most, è stato ricostruito insieme alla meravigliosa città vecchia, con edifici e monumenti risalenti all’impero Ottomano.
In un territorio aspro e semi desertico come quello bosniaco, sorge la città di Mostar, un centro che è diventato il simbolo del rinnovamento bosniaco dopo la guerra che ha pesantemente segnato l'area balcanica. Mostar è una città dalla doppia anima, da un lato mostra ancora oggi i segni della devastazione, si vedono i colpi di mortaio rimasti indelebili nelle mura, i cimiteri costruiti al posto dei parchi, gli edifici fatiscenti ed i cortili abbandonati; dall'altro lato mostra fiera i segni della sua rinascita, che si ammira nelle università moderne, nelle piazze, nei centri commerciali, nei bar e nei ristoranti. Una città tornata accessibile al turismo e inserita da recente nella lista delle vacanze con il miglior rapporto qualità/prezzo, che ha saputo mantenere intatte le sue principali attrattive, come la Città Vecchia, chiamata Stari Gard, le tante moschee, le chiese cattoliche, quelle ortodosse ed il suo ponte più rappresentativo, lo Stari Most, ricostruito dopo il conflitto, che per più di 400 anni aveva unito il Mediterraneo con il mondo ottomano, la cristianità con l'islamismo, l'est con l'ovest, ed un importante punto di passaggio per i viaggiatori che venivano da oriente e dal nord europa.
La città di Mostar possiede moschee, chiese cattoliche ed ortodosse, palazzi, piazze ed angoli nascosti che meritano tutti una visita. La città è divisa in due dal fiume Neretva, che per anni ha diviso Mostar tra croati e bosniaci, tra cattolici, ortodossi e musulmani. In questi luoghi le religioni contrapposte hanno avuto forti scontri, portando a forti guerre che hanno distrutto molte zone della città. Mostar oggi è stata in buona parte ricostruita ed è diventata una città che ha saputo coniugare il ricordi di un passato turbolento con la modernità. In realtà le divisioni esistono in parte ancora oggi, sopratutto per quanto riguarda l'aspetto; il fiume continua a dividere in due la città, sulla sponda destra del fiume c'è la Mostar croata, con pochi segni della guerra. Sulla sponda sinistra invece, la maggioranza è costituita dai bosgnacchi ed è la zona che è stata quai rasa al suolo dal conflitto.

Il Ponte di Mostar – Questa storia di guerre e divisioni è racchiusa perfettamente nel suo simbolo più importante, il suo ponte, lo Stari Most. Un ponte dalla storia travagliata, sorto nel XVI secolo e distrutto durante la guerra tra i croati ed i bosniaci nel 1993, poi ricostruito nel 2004 ed entrato a far parte dei Patrimoni dell'Umanità dell'Unesco. Questa ricostruzione durata quasi 10 anni, è stata eseguita riutilizzando la pietra originaria di Tenelija dalle tonalità che cambiano in base ai raggi solari. Il ponte è alto 28 metri ed oggi è di nuovo palcoscenico di un antico rito locale: il tuffo, dal suo punto più alto, dei ragazzi del Club dei Tuffatori nelle acque gelide del Neretva. Questi tuffi oggi sono diventati un'attrazione turistica ed anche una piccola fonte di guadagno per i ragazzi del posto. Altro simbolo della città è la croce Hum, alta trenta metri, sembra proteggere la città dalla sommità della collina da cui l'HVO bombardava Mostar.
 




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Commenti 1

Maristella  Angeli
7 anni fa
Maristella Angeli Artista, Pittore
Magica!

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