Zanna Bianca, così chiamato per il colore dei suoi denti...!!!

Zanna Bianca, così chiamato per il colore dei suoi denti...!!!

Grafica Digitale, Illustrazione, Computer graphics, 00x00x00cm
“Un paesaggio desolato, senza vita, senza movimento, squallido e gelido, più triste della tristezza”. Così si apre la storia ambientata in un territorio selvaggio e desolato dell’Alaska: il Wild. Lungo un fiume ghiacciato procede una slitta, trainata da sei cani lupo. I due conducenti, Bill ed Enrico, sono inseguiti da un branco di circa quaranta lupi, famelici per l’assenza di ogni altra forma di vita e selvaggina. Uno alla volta, durante ogni accampamento, sparisce un cane, attirato da una lupa temeraria, per poi essere divorato dal branco. Bill stesso viene ucciso dai lupi nel tentativo di recuperare il capobranco attirato dalla lupa. Rimasto solo, Enrico, bloccato dal branco, circondatosi di fuochi, resiste fino a quando viene soccorso dai conducenti di quattro slitte, partiti con lo stesso incarico di Bill ed Enrico, il recupero di Lord Alfredo, trovato poi morto. Il branco, ormai smembrato, si riduce alla sola presenza della lupa e del vecchio lupo “One Eye”. Dall’unione dei due nasce Zanna Bianca, così chiamato per il colore dei suoi denti. Il cucciolo apprende la legge della carne: “la vita vive della vita”, quindi “divorare o essere divorati”. Nel villaggio indiano, che raggiunge con la madre Kische, il cucciolo assiste al suo improvviso cambiamento che, da bestia selvaggia, si accuccia con la pancia a terra e scodinzola mugolando verso i cinque indiani dell’accampamento. Zanna Bianca, per necessità, sviluppa astuzia ed abilità tali, da permettergli di sopravvivere, evitando i soprusi degli altri cani. Castoro Grigio, un indiano del gruppo, cede Kische a Tre Aquile, e mentre la lupa parte con il nuovo padrone, Zanna Bianca resta solo. Con la sottomissione all’uomo-padrone, evita le percosse ed ottiene cibo e protezione, ma non amore: “non può esserci affetto in un mondo così ostile”… Dalla continua lotta contro tutti gli altri cani, impara a scoprire subito il punto debole del nemico, reagendo velocemente. Le sue continue aggressioni contro gli altri cani, gli danno risalto presso gli amanti dei combattimenti fra cani, e tra questi lo nota Beauty Smith, che lo compra e lo sottomette, maltrattandolo. Zanna Bianca lotta e vince, sino a che il destino non porterà sulla sua strada Mr. Scott, ingegnere minerario e figlio di un giudice. Il lupo viene lentamente rieducato alla vicinanza dell’uomo, anzi, grazie al coraggio ed alla pazienza del nuovo padrone, comincia a conoscere sentimenti sino ad allora sconosciuti, ed alla “simpatia”, il sentimento migliore provato fino ad allora, gradualmente subentra “l’amore” verso quell’uomo che, oltre a salvarlo e nutrirlo, lo riempie di parole dolci e tenere carezze sul capo. Capisce dal tono di voce di Scott quando ha sbagliato, e ne rimane colpito più di quando era battuto brutalmente da Castoro Grigio e Beauty. Quando un evaso raggiunge la casa degli Scott per vendicarsi della condanna ricevuta dal giudice Scott, Zanna Bianca lo uccide, restandone ferito in maniera grave. Operato da un chirurgo e curato amorevolmente, il “Lupo Benedetto”, come viene adesso chiamato, molto lentamente guarisce, e scopre di essere divenuto padre. Si resta affascinati dalla forza e dall’intelligenza di Zanna Bianca, che riesce a superare tante difficoltà e ad affrontare tante tipologie di esseri umani, purtroppo anche quelle negative! Zanna Bianca si era incattivito, perché temuto da tutti gli altri e cresciuto in un luogo in cui la parola chiave era “sopravvivenza”, l’antica legge del più forte e, successivamente, fomentato dall’uomo, come spesso accade. Tra le pagine di questo libro si scopre un mondo lontano dal nostro, un mondo selvaggio, misterioso ed incontaminato. È una storia avvincente ed avventurosa, ricca di colpi di scena, che coinvolge il lettore, soprattutto quando si amano gli animali, come nel mio caso. Questo libro cattura con il suo linguaggio chiaro e coinvolgente. Nella vicenda di Zanna Bianca, assistiamo alla sottomissione all’uomo di un animale libero, che non conosce, fino ad allora, alcuna regola, ma che scopre, col passare del tempo, quanto amore si può ricevere in cambio dall’uomo. Con gli animali si formano forti legami affettivi, di compagnia e simpatia e credo che essi riescano a farci sentire meno soli e trasmettano più energia e positività nelle nostre giornate.

Francesca Miolla III G

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