Testo dell’opera Essere radura
Essere radura è nel mio intento ‘la messa a fuoco di uno sfocamento’, quel punto d’incontro tra il venire alla luce dell’immagine e il perderne il confine, tra la possibilità di accadere e l’accadimento stesso. Il mio è un tentativo e un invito, a superare i confini della visione, cercando di ‘toccare con gli occhi’ la dimensione dell’abbandono. Qui l’opera appare. L’atmosfera interna dell’opera si manifesta, simile a una immagine latente e dai margini indefiniti. La terra, materia rarefatta dell’Aperto, ai diversi livelli dell’atmosfera vibra, riverbera in luce, si fa abisso e scavo profondo. È in questo ‘recinto mistico’ che secondo me si realizza la ‘metafora boschiva’, quell’idea di spazio in cui l’essere, secondo le parole del filosofo M. Heidegger, si rivela e si nasconde allo stesso tempo.
