Nell'oscurità più avvolgente ecco il manifestarsi quasi epifanico di un riflesso,non del reale_immagine a più livelli dove il reale e la sua rappresentazione si perdono in un gioco al rimbalzo in una scatola (di specchi:))) :l'oscurità è forse segno della "permanenza" e il corpo l'effimera essenza di ciò che siamo; ovvero transizione destinata alla "scomparsa".Complimenti!
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