Biografia
Intervista di Antonella Iozzo
Chi e Claudia Emanuela Coppola dentro e fuori la pittura?
Claudia è una sempre in gavetta… Così mi sento, una che deve sempre imparare e che non arriva mai! Ma questo mi dà molta soddisfazione… non amo molto chi “arriva” senza faticare, studiare, cadere, sempre col sorriso sulle labbra, lì, incollato alla faccia…
Numerose mostre, riconoscimenti importanti, rappresentazioni teatrali notevoli; se dico Arte, cosa mi risponde?
L’Arte per me è un mestiere, una vocazione, come tutti gli altri mestieri e tutte le altre vocazioni. Mestiere, perché è fatica, regola, alzarsi presto la mattina…
Sa perché dico che l’arte è un mestiere come un altro?! Quando mi metto lì a pensare cosa creare e mi arrabbio con me stessa, perché non mi viene niente… penso a un semplice infermiere che lavora nella terapia intensiva con i bambini e … mi metto subito a lavorare, senza lamentarmi.
I colori nelle sue opere pensano?
Un po’ sì, è vero, ha ragione… pensano il freddo e pensano il caldo… del cuore.
Cosa vorrebbe che i visitatori di una sua mostra recepissero?
Emozioni e speranze.
Si descriva in tre aggettivi
Viola… come il mio spirito che ama viaggiare.
Blu… come la mia malinconia.
Arancione… come l’amore che provo per tutti i bambini, non rosso… perché il rosso è violento… l’arancione… l’arancione è solo una carezza.



