Biografia

"Roy Lichtenstein, Andy Warhol, Mario Schifano, Mimmo Rotella, Claes Oldenburg, Jeff Koons ..... che avrebbero fatto se avessero operato ai tempi della digital art?
E' forse quello che si è chiesto Pietro Turco che orienta il principale filone della sua ricerca verso una rivisitazione pop spruzzata di ironia e a tratti di una lieve vena malinconica, una sorta di meditazione su un passato prossimo in cui la pittura era ancora colore, segno e gioia dei sensi, prima che l'ondata concettuale ci lasciasse orfani di tutto ciò.
Quella che si potrebbe definire la tangibilità dell'opera, la sua concretezza oggettuale (non a caso l'artista stesso parla di “manipolazione pittorica”, espressione che, in senso figurato, è un riferimento preciso ad un intervento 'materiale' seppure in contrasto con la 'virtualità' del mezzo), appare come il tratto fondamentale di una produzione creativa gioiosamente cromatica, sensuale, edonistica, che dalla rapidità esecutiva grazie alle tecnologie digitali trae immediatezza e freschezza espressive."(Vilma Torselli)