Erin Polla
Artista, Salerno, Italia, iscritto 13 anni fa
…alla faccia che ho stasera.
…a tutti coloro, volenti o nolenti, in maniera diretta, esplicita, narcisistica, e/o anche indiretta, inconsapevole, perché eletto/a a musa ispiratrice, e/o semplicemente per un puro vezzo edonistico da ritrarre disperatamente, e che può sfiorare i limiti dell’ossessione artistica, e/o quelli della celebrazione assoluta, in quanto rappresentino dei modelli tali da seguire e/o emulare, o semplicemente perché sono solo prototipi indiscussi di bellezza (non necessariamente simboli a cui rifarsi e/o da cui trarne degli insegnamenti… anche perché nessuno è mai portatore sano di buoni insegnamenti), persone-personaggi da omaggiare, ringraziare, gratificare, che entrano, e a volte nemmeno se ne accorgono (al primo acchito), a far parte in maniera dirompente, e forse mai per caso, della mia vita, stravolgendola, fortunatamente sempre in positivo, e si lasciano ritrarre (ed è più facile con quelli inconsapevoli: obiettivamente si lamentano di meno. Ma con affetto ringrazio tutti di cuore per prestarsi al mio gioco ritrattistico, e alle mie pittoresche licenze artistiche), e soprattutto perché mi permettono di catturare, al meglio, le sfumature più svariate delle loro espressioni più intime e segrete, per fissarle nel tempo, cristallizzarle nella mia memoria e portarle con me lungo tutto il mio percorso artistico-di vita.
Sono un Robin Hood di anime: cerco di rubargliele per intrappolarle nei miei ritratti; forse a presunzione vorrei essere a un tempo il soggiogato, geloso, adorante in maniera quasi spasmodica pittore Basilio Hallward, di “wildiana” memoria, innamorato dello straordinariamente bello Dorian Gray, che lo ritrae come se non esistesse al mondo creatura, cosa, oggetto o essenza che valga la pena di essere ritratta, e al tempo stesso essere il luciferino Lord Enrico Wotton, che spinge indirettamente il vezzeggiato Dorian Gray a compiere il mefistofelico patto di eterna giovinezza, permettendogli così l’ingresso gratuito al grazioso e grottesco inferno preraffaellita, che vedrà invecchiare un ritratto a olio, al posto del modello ritratto, che, invece, resterà immutato, bello, giovane, nel tempo. Ma nessun angelo perplesso e demoniaco, di Dante Gabriel Rossetti, assiste a un qualsivoglia allegorico patto mefistofelico, e che chinando i boccoli sospiri un “Amen” di richiesta accolta al desiderio di “vendita” della propria anima. E perciò l’anima resta fedele ai miei modelli, e per questo loro “passeranno”, come giustamente vuole il corso dell’esistenza. Per fortuna, i loro ritratti, rimarranno immutati nel tempo, a testimonianza di quello che sono stati… Che i miei “ritratti” abbiano un’anima, di concreto, la loro, quelli dei miei modelli che si prestano a giusto servizio, non è possibile (nessun patto mefistofelico, si è detto), resteranno, perciò, belli e inanimati involucri vuoti ritratti di carta. Faccio il possibile per rendere al meglio la veridicità della loro esistenza, della loro figura, della loro natura umana, ma di palese esce fuori solo la mia di anima, purtroppo o perfortuna, intrinseca nella pittura dei miei lavori e nell’amore, che in essi nascondo, per loro, per i miei infiniti, amati e adorati modelli.
…ai miei ritratti.
…ai miei pensieri, (a com’ero ieri), e anche per me.
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celeste,












