Biografia
Nella mia ricerca artistica fra pittura e fotografia, i due linguaggi sono contemporaneamente esplorati: le tele si fanno nere come un negativo da impressionare, mentre la fotografia diviene strumento di conoscenza. Dal 2005 con la tecnica “antica” della pittura, l’immagine viene ancorata ad un supporto artificiale, la plastica, un corpo che manifesta una propria concretezza ed una fragilità paragonabile a quella di un negativo fotografico.
Il tema della percezione degli spazi urbani è affrontato con l’impiego di materiali sintetici, (plastiche dipinte con smalti) esplorando la connotazione artificiale e “autenticamente” umana dell’esperienza metropolitana.
La materia e la sua durata divengono cifre espressive di un linguaggio artistico che oscilla fra atmosfere fotografiche e pennellate immediate; procedimento impiegato anche dal vivo in teatro nel 2007 nella performance pittorica, dello spettacolo teatrale E,ù carestia? al Nuovo Teatro Nuovo di Napoli.



