Biografia
Amandine Nabarra-Piomelli fotografa storie reali – come in Voyages en train o Au fil des Nuages – o immaginarie – come in Imaginary Biology-Fauna. Si interessa ai problemi di identità di amici e persone sconosciute, di cui ha letto degli scritti – Secret Love, The Caretaker. Le persone, i luoghi e gli oggetti si connettono in maniera inattesa formando un racconto che si lascia leggere o a frammenti o nella sua interezza.
Amandine stampa le sue immagini su supporti che echeggiano specificamente le idee base dei suoi progetti. A Los Angeles ha sperimentato, con l’aiuto di Mac Holbert (Nash Editions), la stampa su carta giapponese fatta a mano e su superfici coperte di gesso. Ha sviluppato, in parallelo, delle presentazioni a tre dimensioni delle sue storie attraverso libri d’artista ed istallazioni. Alla fotografia statica, aggiunge movimento fisico, creando così una tensione e permettendo un approccio interattivo.
Amandine ha ricevuto il primo premio all’esposizione internazionale Masquelibros di Madrid. Ha partecipato a numerose mostre di fotografia e di libri d’artista negli Stati Uniti, in Europa ed in Australia. Le sue opere sono presenti in più di 30 collezioni private e pubbliche, tra cui spiccano The Art Institute of Chicago, la Bibliotheca Librorum Apud Aritificem Sydney, e l’Università della California, Los Angeles. Vive e lavora tra la California e l’Italia.



